frusciante
tra le iridescenti comete
mi porta da te.
Busso ai tuoi pensieri
sibilando
per non svegliare paure
che singhiozzano
negli occhi tuoi silenti
gremiti di stille amare
e troppo stanchi per dimenticare.
Vedo la tua anima
ammantata nella corazza d’argento
a serragliare questo tuo amore
gonfio di dolore
e così invisibile
alla giostra del mondo
che ineluttabile
continua la sua corsa nel tempo.
Un semilunio
splende come il sole
nel tuo viso,
celando la sofferenza
del tuo cuore così frale
ma così immenso
che pulsa ad ogni battito di ciglia
nel tremolio di cicatrici
semoventi nel giaciglio di un tramonto
detonato dal crepito della mente
all’alba del nuovo giorno.
Ascolto l’universo
dei tuoi impenetrabili silenzi
e vedo la bellezza di un’essenza
imprigionata dai ricordi
a recidere i tuoi sogni
come una farfalla in volo
rapita nella tela di un pittore.
Ma so leggere i tuoi occhi
rapiti nel verde
di fili d’erba spettinati dallo scirocco
intrisi in prati caramellati
dove schiudi le tue ali
libera al vento.
E miro
la scintilla del tuo sguardo
sicuro ad intavolare
la tua nuova partita
nel sorriso ritrovato,
era sempre la
nel campo dove l’avevi lasciato
solo che i nembi
scolti nella brusta invernale
l’avevano offuscato.
Come un cielo serale
è il mio cuore
lambito dal riverbero delle stelle
e questa sera
che ti ritrovo accanto
dolce amica mia
so per certo
che una di loro
porta il tuo nome.